Sfilate e concorsi di bellezza. Cosa succede quando le protagoniste sono bambine anche di due anni?
Spesso sfogliando magazine o riviste mi fermo a guardare le fotografie dei bambini nelle pubblicità, sono quasi sempre bellissimi e la tenerezza è l’emozione prevalente. Poi per caso, navigando su internet, incontro Bellissime di Flavia Piccinni e il sottotitolo Baby miss, giovani modelli e aspiranti Lolite mi offre subito la possibilità di osservare il fenomeno con occhi diversi.
Comincio così a leggere questo “viaggio memorabile nell’infanzia di oggi. Bellissime racconta di baby miss e di madri, di sogni che a volte si trasformano in incubi, di ambizione e di speranze..” e nella lettura ritrovo la stessa casualità. Anche l’autrice incontra per caso il mondo delle baby modelle, se ne incuriosisce e si infila in una realtà poco nota che invece merita di emergere, sia per il modo in cui si realizza sia per le conseguenze che può determinare.
Il risultato è questo libro che, con taglio d’inchiesta, descrive in dettaglio cosa accade nel mondo delle sfilate, dei concorsi di bellezza, dei set fotografici osservandolo da tutti i punti di vista possibili: quello delle bambine, dei genitori, dei professionisti e il suo da osservatrice esterna.
Il quadro che emerge è preoccupante anzi, inquietante.
Orari e condizioni di lavoro spesso inaccettabili.
“Molto spesso – e sono decine le bambine e le madri che me lo hanno confessato – sui set non viene concesso di bere per evitare di bagnare inavvertitamente vestiti o di rovinare il trucco, e soprattutto per limitare al minimo le richieste di andare in bagno. Si tratta di un codice di comportamento frequente, condiviso con il mondo adulto dove le pause sui set sono ridotti al minimo per contenere le distrazioni e gli errori.”.
Condizioni economiche a volte risibili.
“Per due giorni di lavoro vengono proposti 130 euro che con il costo dell’agenzia e le tasse diventano 66 euro netti”.
Infine l’aspetto che ci tocca più da vicino: le implicazioni psicologiche dalle conseguenze non immediatamente rilevabili. Un aspetto su cui è difficile intervenire con norme e tutele, quindi quello a cui guardiamo con maggiore preoccupazione. Come si può pensare che in un momento della vita così importante per lo sviluppo della propria personalità l’estrema attenzione all’apparenza, la continua esposizione al giudizio degli altri, la forte competitività, l’ipersessualizzazione e l’adultizzazione non influenzino negativamente il benessere psicologico delle bambine?
“Come spiegare (per farsi capire) ad una bambina di cinque, sei, sette anni che i meccanismi in gioco sono molteplici, e che l’aspetto fisico è forse quello di minore importanza?”
Il preoccupante ed inquietante panorama include, ovviamente, i genitori, i veri motori di questo show. Soprattutto le mamme che con piglio manageriale, ambizione e tenacia seguono la carriera delle proprie figlie e spingono al massimo perché conoscono bene le regole del gioco e sanno che superati i 130 centimetri di altezza si chiude”.
A fine libro è impossibile non porsi la domanda: come saranno queste bambine da grandi? Che donne diventeranno?
Bellissime di Flavia Piccinni non ha solo il merito di averci svelato un mondo poco noto, ma anche quello di aver stimolato la politica. È infatti grazie a questa inchiesta che è stata avanzata una proposta di legge, ora in senato, per la tutela dei diritti dei bambini.
Tutte le storie raccontate mi hanno catturata ma, a mio avviso, l’invito più importante passa attraverso queste parole:
“Improvvisamente, mi ero trovata catapultata in un mondo che non avevo mai immaginato essere così presente e così codificato. Un mondo fatto di piastre per capelli, piccoli tacchi, un mondo dove la bellezza si configurava come il primo, e più importante, surrogato per la popolarità. Mi si era appena seduta accanto una storia, e non potevo ignorarla.”
Quante volte una storia ci si siede accanto e noi, distratti dal nostro fare, non ce ne accorgiamo?
Bellissime (il libro)
Flavia Piccini
Fandango Editore. 2017
Il libro nel 2019 è diventato un film con la regia di Elisa Amoruso
Bellissime (il film)