Abbiamo letto: EMDR. Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari

Roberta Necci, 5/01/2015

Una guida al trattamento degli eventi traumatici.

Perché un evento traumatico in alcuni di noi lascia un segno sopportabile mentre in altri resta una ferita sempre aperta?  Cos’è che ci rende più o meno vulnerabili ad un trauma? Come si può aiutare chi sembra non riuscire a cicatrizzare mai le ferite dell’anima? Esiste un modo che gli permetta di entrare in quella parte off-limits dei ricordi?

Pur non essendo psicoterapeuta, ho letto con grande interesse il libro di Daniela Petrilli “EMDR. Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari” sull’onda di queste domande e per altre due ragioni. La prima, come istruttrice di protocolli MBSR (Riduzione dello Stress Basata sulla Mindfulness) sapevo di alcuni punti di contatto tra l’EMDR  (Eye Movement Desensitizazion and Reprecessing) e la Mindfulness e desideravo approfondirli. La seconda, conosco personalmente l’autrice, una psicoterapeuta di grande competenza e professionalità, e mi ha incuriosito leggere ciò a cui ha dedicato tempo ed energie.

Nella prima parte del libro, dedicata agli aspetti teorici ho trovato interessanti risposte alle mie domande relativamente alla natura di un trauma, al suo effetto sulla memoria, all’importanza dei ricordi. La seconda parte descrive accuratamente le fasi del trattamento con EMDR, passando attraverso la costruzione dell’alleanza terapeutica, l’identificazione di un’immagine che funga da “luogo sicuro” e favorisca nel paziente una sensazione di calma e stabilità, la scelta del ricordo da cui accedere all’evento traumatico, l’importanza dei movimenti oculari sia per la loro influenza sull’elaborazione delle informazioni sia nello stabilire una connessione tra paziente e terapeuta. In alcuni passaggi del trattamento con l’EMDR, ho riconosciuto i punti in comune con la Mindfulness (l’osservazione dei propri pensieri, il riconoscimento della transitorietà delle sensazioni ed emozioni dolorose, la consapevolezza del corpo, il radicamento nel presente) e il loro ruolo nell’elaborazione di un evento traumatico.

Il libro, pur inequivocabilmente rivolto a chi opera in campo psicoterapeutico, è a mio avviso scritto in uno stile molto chiaro e comprensibile. La presentazione di casi clinici arricchisce la lettura e permette di guardare con immediatezza all’uso dell’EMDR nella pratica clinica.
Un volume quindi da consigliare, oltre che un importante aggiornamento per chi desidera approfondire le proprie conoscenze su una modalità di intervento che negli ultimi anni vede ampliare sempre più il suo campo di applicazione, come scrive l’autrice
“Il metodo oltrepassa i confini dell’originario Disturbo Post Traumatico da Stress per essere applicato a molte altre patologie nelle quali si riconosca una matrice traumatica”.

EMDR. Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari.
Daniela Petrilli
Franco Angeli Editore, Milano 2014

Autore: Roberta Necci