Breve bibliografia ragionata per principianti e curiosi.
Capita spesso che i partecipanti ai corsi MBSR che conduco o persone semplicemente incuriosite dalla Mindfulness mi rivolgano questa domanda. Ai primi chiedo pazienza, l’ottavo incontro di ogni corso mi vede arrivare con una pila di libri e un elenco di titoli.
Parte della chiusura del corso è dedicata a costruire insieme, a seconda delle esigenze di ognuno, un ordine di ideale di lettura. Ai secondi finora ho sempre risposto senza incertezze “Impossibile sbagliare, inizia dai libri di Jon Kabat-Zinn”. Ma negli ultimi tempi, grazie alla diffusione della mindfulness, sempre più persone mi rispondono “Già letti…hai qualcos’altro da consigliarmi?”. Negli ultimi tempi la letteratura sulla mindfulness si è arricchita a dismisura e suggerire un titolo a chi desidera avvicinarsi a questo mondo è meno semplice che in passato.
Scegliendo tra i molti libri che ho letto, riletto e sicuramente rileggerò, ho stilato una mia lista ragionata che suggerisco a chi vuole avvicinarsi al mondo della consapevolezza o iniziare ad approfondire alcuni temi. Ovviamente c’è molto altro, anzi moltissimo, e la lista potrebbe essere ben più lunga.
Prima dei miei suggerimenti desidero ringraziare con il cuore gli autori. Il mio lavoro di istruttrice di mindfulness deve molto a ciò che hanno scritto e alle esperienze che hanno generosamente condiviso.
Jon Kabat-Zinn – tutti i suoi libri
Come potete immaginare “Vivere momento per momento” e “Riprendere i sensi” dell’ispiratore della mindfulness e fondatore del Center for Mindfulness di Boston, sono dei veri e propri must. I primi indispensabili passi per conoscere e capire cos’è la mindfulness, quali sono i suoi principi base, come è nato il protocollo per la riduzione dello stress e la sua struttura.
Il titolo dell’ultimo libro scritto da Jon Kabat-Zinn, “Mindfulness per principianti” lascia immaginare un manuale introduttivo per persone che si avvicinano al mondo della consapevolezza, ma già nella dedica dell’autore a “L’eterno principiante che è in ognuno di noi”, si intravede l’intenzione dell’autore di rivolgersi a chiunque, compreso chi già pratica la consapevolezza. Un libro, come il precedente “Dovunque tu vada ci sei già”, formato da brevi capitoli di una o due pagine che rendono agevole il contatto con i temi cardine della mindfulness.
Saki Santorelli – Guarisci te stesso
Come si legge nella prefazione “Guarisci te stesso” scritto nel 1999 da Saki Santorelli, direttore esecutivo del Center for Mindfulness e solo recentemente tradotto in italiano, “non è un altro libro sulla mindfulness: è la mindfulness stessa che parla”.
Fin dalle prime righe il libro si rivela infatti molto distante dal concetto di manuale lasciando trasparire con chiarezza e immediatezza una prospettiva totalmente opposta. L’autore più che spiegare cos’è la mindfulness racconta come lui stesso cerchi di praticarla in ogni cosa che fa, compreso condurre percorsi di mindfulness. Un racconto, quindi, scritto con il cuore, che si snoda lungo le otto settimane di un protocollo MBSR attraverso stati d’animo, riflessioni e sensazioni dell’autore e delle persone che partecipano al percorso da lui condotto. Un vero gioiello.
Henepola Gunaratana – La pratica della consapevolezza in parole semplici
Se ci allontaniamo un po’ dai titoli sulla mindfulness, intesa come approccio psicologico laico e moderno, e rivolgiamo lo sguardo alle pratiche meditative di consapevolezza da cui trae origine, il libro di Henepola Gunaratana, monaco e maestro di meditazione vipassana, è una miniera per chi cerca “istruzioni su come fare”.
Un vero e proprio manuale in cui la promessa che compare nel titolo è effettivamente mantenuta. Le parole di Gunaratana, sono profonde ma allo stesso tempo chiare, dirette e rassicuranti e rispondono alle domande della maggior parte delle persone che, da contesti occidentali, si avvicinano alle pratiche di consapevolezza. Un libro che consiglio sempre.
Gherardo Amadei – Mindfulness. Essere consapevoli.
Già dal titolo del suo libro Gherardo Amadei, psichiatra e istruttore di mindfulness, inizia con semplicità a rispondere alla domanda di sua figlia che leggiamo nell’introduzione: “Senti, ma questa cosa che fai…dico, la mindfulness, vorrei capire…riesci a raccontarmi cos’è…senza metterci troppo tempo?”
E dal titolo continua, attraverso sei capitoli, a raccontare cos’è la mindfulness, come farne esperienza, perché fa bene praticarla, quali sono le sue origini e quali le sue applicazioni. Nella scrittura di Gherardo Amadei si percepisce l’animo dello studioso, di un profondo conoscitore della mindfulness e di un esperto della sua pratica.
Gherardo Amadei, purtroppo scomparso nel febbraio scorso, ha lasciato pagine dotte, intense e preziose che ho letto più volte ricevendo sempre nuovi regali.
Daniel Goleman – Focus. Perché fare attenzione ci rende migliori e più felici.
Il libro di Daniel Goleman, lo psicologo e scrittore a cui dobbiamo molti saggi sull’intelligenza emotiva, non è propriamente sulla mindfulness ma un viaggio nel mondo dell’attenzione analizzando questa funzione cognitiva da diversi punti di vista: dalla consapevolezza di sé, alla capacità di “leggere” gli altri e i contesti esterni, passando attraverso l’ambito del lavoro in relazione all’importanza dell’attenzione per i leader. L’autore paragona l’attenzione ad un muscolo che può essere allenato e migliorato per gestire la tendenza alla distrazione, oggi più che mai messa a dura prova da mille stimoli che continuamente ci distolgono da ciò che stiamo facendo. Distrarsi non è di per sé negativo, chiarisce Goleman, ma può diventare un problema se interferisce eccessivamente con le nostre attività. Come gli altri saggi di Goleman anche questo alterna teorie scientifiche e racconti di esperienze, si legge agevolmente e ci invita a considerare quanto l’attenzione favorisca il nostro benessere psichico, fisico e relazionale.
Eline Snel – Calmo e attento come una ranocchia
Tante volte mi viene chiesto “Ma la mindfulness è adatta anche ai bambini?” A questa domanda rispondo suggerendo la lettura del libro di Eline Snel. L’autrice, istruttrice di mindfulness, nel suo “Calmo e attento come una ranocchia” scrive che anche i piccoli, esattamente come noi adulti, possono allenarsi a migliorare il proprio livello di consapevolezza e trarre grande beneficio dall’essere presenti, dall’osservare le proprie esperienze, dal riconoscere le proprie emozioni.
Il libro contiene semplici esercizi di consapevolezza, in una formulazione adatta all’infanzia, che i bambini possono mettere in pratica con persone formate alla mindfulness e esperienza nell’ambito infantile, ma anche semplicemente con i genitori praticanti di mindfulness.
Un libro piacevole e leggero come un respiro, che suggerisco anche ai non piccoli.
Paolo Subioli – Zen in the city. L’arte di fermarsi in un mondo che corre
Chi pensa che le pratiche di consapevolezza poco si addicano ai nostri contesti veloci e frenetici e richiedano tempi lunghi, eremi isolati, luoghi deserti e silenziosi sarà sorpreso dalla lettura di “Zen in the city”. Scoprirà, grazie a Paolo Subioli, giornalista, esperto di comunicazione digitale e praticante di consapevolezza, che fermarsi e allenare la nostra capacità di essere presenti è sempre possibile, in qualunque luogo e durante qualsiasi attività. La forza di questo libro è proprio quella di portare le pratiche di consapevolezza nel loro contesto naturale: la quotidianità, qualunque essa sia. Ed ecco la meditazione al semaforo, in ufficio, nel traffico, davanti alla macchinetta del caffè, al tablet, su facebook…
Un libro piacevole che conferma un tema della mindfulness: ogni evento, anche quello apparentemente più banale, può trasformarsi in una preziosa occasione per ricondurre l’attenzione all’esperienza del momento, cogliendone tutte le sfumature, e migliorare la conoscenza di noi stessi e del contesto in cui ogni giorno la nostra vita si compie.
Maria Beatrice Toro e Stefano Serafinelli – Mindfulness insieme.
Continuamente immersi in un mondo di incontri, confronti e contrasti non potremmo coltivare la consapevolezza del momento presente senza orientare il raggio della nostra attenzione anche a cosa ci accade quando entriamo in relazione con l’altro. Quali effetti creano su di noi alcuni comportamenti degli altri? Cosa suscita negli altri un nostro modo di fare? Come ci sentiamo quando non riceviamo l’attenzione che vorremmo? Sappiamo sostenere la sofferenza dell’altro? Quanto diamo per scontato che gli altri siano nostri alleati o nostri nemici? Il libro di M.B. Toro, psicoterapeuta, e S. Serafinelli, istruttore di mindfulness, analizza specificamente la mindfulness nell’ambito della relazionalità coniugando aspetti teorici, nel quadro del cognitivismo interpersonale, e suggerimenti pratici con la descrizione di esercizi di consapevolezza volti a migliorare l’essere in connessione con l’altro.
Nicoletta Cinotti – Destinazione Mindfulness
Come istruttrice di mindfulness dedico un’attenzione particolare al gruppo, il contesto naturale dei percorsi per la riduzione dello stress e il libro di Nicoletta Cinotti, psicoterapeuta e istruttrice di mindfulness, oltre ad essere un’interessante lettura sui pilastri su cui posa la coltivazione della consapevolezza, mette in primo piano proprio questo aspetto.
Il libro è il risultato di un “progetto di scrittura partecipativa”, un panorama di voci che dà forma ad una modalità collettiva di apprendimento del metodo per la coltivazione della consapevolezza. Attraverso la propria voce di istruttrice, quella dei partecipanti con le loro testimonianze, e scritti, citazioni, poesie si percepisce una coralità da cui emerge l’importanza del gruppo che, come una casa accogliente e rispettosa, può dare spazio e contenere le esperienze raccontate in tutte le loro diverse tonalità, rendendo ogni percorso un mosaico unico ed irripetibile.
Carolina Traverso – Mente calma, cuore aperto
Nell’ambito delle uscite più recenti ho scelto il libro di Carolina Traverso, psicoterapeuta e istruttrice di mindfulness, pensando a chi si avvicina a questa disciplina. Con uno stile di scrittura colloquiale e direttamente rivolto al lettore l’autrice si focalizza su com’è la mindfulness più che su cos’è la mindfulness e lascia emergere il panorama delle motivazioni e delle aspettative di chi inizia un percorso di consapevolezza.
Mentre lo leggevo non ho solo ritrovato le domande, seppur declinate in modi così sorprendentemente diversi, di chi partecipa ai protocolli per la riduzione dello stress che conduco, ma anche le stesse curiosità e perplessità del mio inizio. Le stesse parole, gli ascolti attenti e sguardi condivisi di chi muovendosi tra difficoltà e entusiasmi, cerca il sostegno dell’istruttore e dei compagni di viaggio nel muovere i primi passi tra le pratiche di consapevolezza.
Un incoraggiamento alla curiosità accompagnato dalla robustezza dei dati scientifici sulla mindfulness spiegati con chiarezza.
Un aggiornamento: due libri su mindfulness nell’infanzia