Quando abbiniamo gli alimenti tra loro siamo spesso guidati dall’appetito e dalle nostre preferenze. Ma sappiamo se ciò che compone il nostro pasto è salutare o no per il nostro organismo?
In uno stile alimentare sano e attento da un lato alla salute e dall’altro a mantenere un peso ragionevole è importante, nella preparazione di una piatto, combinare gli alimenti tra loro in modo strategico.
Uno stesso alimento può, infatti, essere molto salutare o, al contrario, perdere i suoi benefici a seconda di cosa associamo ad esso.
Un’abitudine alimentare frequente è associare più alimenti di origine proteica. In questo caso non solo aumenta l’introito calorico ma anche il lavoro che il nostro organismo deve compiere per affrontare un eccessivo carico proteico.
Qualche esempio? Non abbiamo che l’imbarazzo del scelta tra omelette al formaggio filante, salsicce con fagioli, bistecca alla Bismarck o arista al latte solo per ricordare le coppie più famose.
Quante volte ci è capitato di terminare un pasto con un pezzetto di formaggio anche dopo un secondo piatto a base di carne o pesce? In questo caso, per esempio, uno sguardo attento e una maggiore consapevolezza quando organizziamo i nostri pasti può aiutarci a considerare il formaggio un vero e proprio secondo piatto e come tale associarlo a verdure amare (cicoria, radicchio, carciofi) o ad una porzione di insalata.
Un altro abbinamento frequente, soprattutto quando siamo molto affamati, è quello che vede associati troppi carboidrati ad alto indice glicemico all’interno dello stesso pasto. Per esempio riso, patate e frutta. Il risultato di questo mix è un rialzo eccessivo della glicemia, che fa insorgere più rapidamente il senso di fame e di conseguenza ci porta a mangiare continuamente o di più al pasto successivo.
A volte questi accoppiamenti poco salutari non sono frutto di una scelta ma sono il risultato di una relazione inconsapevole con il cibo che ci allontana dal prenderci cura del nostro stile alimentare. Ed ecco che stanchezza, stress o semplicemente distrazione giocano la parte del leone.
Dedicarsi alla preparazione di un cibo in consapevolezza portando attenzione anche a “cosa mangiare con cosa” è una vera e propria pratica di mindfulness con benefici su due versanti.
Il Mindful Eating da un lato è un allenamento a dedicare tempo e cura al nostro benessere attraverso un’alimentazione salutare dall’altro ci aiuta a coltivare la la capacità di essere presenti a ciò che facciamo mentre lo facciamo.
Se vi concedete il tempo necessario a preparare consapevolmente il vostro cibo allora sarete sicuri al 100% di quello che mangiate.
Andy Puddicombe
Per saperne di più sul Mindful Eating: La Mente in Tavola, il corso di consapevolezza alimentare dell’Istituto di Psicopatologia