Mindfulness per bambini? Due libri per orientarci

Roberta Necci, 3/07/2017

“Crescere con la mindfulness” di Maria Beatrice Toro e “Medito e sono felice” di Bernard Baudouin.
Mindfulness per bambini, famiglie e scuola.

Sono davvero tante le persone che grazie al paziente e tenace lavoro di Jon Kabat Zinn e dei suoi colleghi del Center for Mindfulness  sperimentano in prima persona i benefici della mindfulness, una forma di meditazione che ha le sue origini nelle antichissime pratiche orientali della meditazione di consapevolezza. Ed è naturale che nell’essere più consapevoli molti abbiano intravisto una grande potenzialità anche per i bambini e desiderino informarsi sulle applicazioni della mindfulness per l’infanzia.
Ne avevo già parlato qui ma ne scrivo nuovamente per segnalare due libri.

Il primo è Crescere con la mindfulness di Maria Beatrice Toro, psicologa e psicoterapeuta che dedica buona parte del suo impegno professionale al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza e alla mindfulness. Autrice di un altro volume sul tema della consapevolezza (Mindfulness insieme) in cui ne esplora l’aspetto relazionale, questo secondo libro è rivolto al mondo dei bambini (ma anche agli adulti come recita il sottotitolo), un mondo oggi sempre più condizionato da pressioni, sfide e tensioni.

L’autrice descrive la quotidianità dei bambini come molto somigliante a quella degli adulti fatta di impegni, a volte incalzanti, e di una sovrapposizione tra mondo reale e mondo virtuale in cui è spesso difficile distinguere i confini tra l’uno e l’altro. In questa realtà che può arrivare ad “agende fitte di impegni” la mente dei bambini cerca modalità e percorsi per adeguarsi. Il risultato può essere un’accelerazione nel produrre comportamenti automatici o l’aumento della distrazione o, ancora, la difficoltà a mantenere l’attenzione su un singolo compito.
La mindfulness con il suo invito a vivere consapevolmente può essere uno strumento di grande utilità per gli adulti, per iniziare ad osservare come sono fatte le giornate dei bambini, e per i bambini stessi perché possano vivere una quotidianità a loro misura.
Gli esercizi suggeriti per coltivare la consapevolezza sono, ovviamente, a misura di bambino. Dalle “bolle consapevoli” per imparare a sentire il respiro, al “barattolo della calma” e al “guardiano della città” per diventare più amici dei propri pensieri, a “come un equilibrista” per allenarsi al movimento consapevole camminando in consapevolezza.
Il libro include altri aspetti del mondo dell’infanzia,  dall’importanza dell’attenzione alla scoperta e gestione delle emozioni, elementi utili per una genitorialità consapevole.

Il secondo è Medito e sono felice, di Bernard Baudouin, scrittore, giornalista e studioso di meditazione, la cui edizione italiana è curata da Nicoletta Cinotti, psicoterapeuta e istruttrice senior di mindfulness.
Anche questo autore rivolge lo sguardo al mondo dell’infanzia e suggerisce la mindfulness come un possibile strumento che aiuti i bambini ad attraversare gli eventi della loro vita e gestire l’eccesso di stimoli e informazioni a cui oggi i piccoli sono sempre più sottoposti.
La quotidianità di un bambino è già fatta di grandi impegni, prepararsi ad una giornata di scuola, affrontare qualcosa che non conosce, gestire una sensazione spiacevole o provare un’emozione molto intensa.
La mindfulness può essergli di aiuto nel mantenere l’attenzione e la concentrazione su un compito, allenarsi ad ascoltare e conoscere il proprio corpo, imparare ad essere paziente, conoscere le proprie emozioni e quelle degli altri, fare delle piccole pause e scoprire i benefici della calma.
Tantissimi gli esercizi proposti, semplici e alla portata di bambino. Esercizi che mostrano un aspetto importante della mindfulness: non si tratta di una cura ma, come spiega l’autore, di  “un’arte di vivere”, che aiuta a “far capire al bambino – collegandolo il più spesso possibile al presente, a ciò che percepisce e sente – come i suoi sentimenti ed emozioni lavorano in ogni momento e il significato di tutto questo”.
Il libro contiene inoltre un’interessante panoramica sulla diffusione della mindfulness tra i bambini nel mondo occidentale, arricchita, nella prefazione di Nicoletta Cinotti, da una mappa per orientarsi in Italia.

Entrambi i libri sono di agile lettura e danno moltissime risposte a chi desidera sapere come introdurre la mindfulness ai bambini ma anche agli adulti che già la praticano. Io li ho letti con grande interesse e ne ho tratto un utile aiuto nel guardare ad un momento della vita che spesso sento definire spensierato ma che in realtà spensierato non è.
Come già accaduto con il libro di Eline Snel, durante la lettura mi sono voltata indietro ad alcuni momenti della mia infanzia in cui pensieri ed emozioni mi sembravano difficili da governare e apprezzo l’intenzione degli autori di diffondere una disciplina che, a partire dai genitori e dalle scuole, possa aiutare i bambini a muoversi più serenamente nei tanti percorsi che la vita normalmente propone loro.
Condivido infine l’invito di Maria Beatrice Toro ad una “quotidianità sostenibile” per tutti, grandi e piccoli. Una quotidianità ragionevole posata sull’attenzione momento per momento alle nostre esperienze. È grazie a questo essere presenti che possiamo provare a costruire un futuro migliore, frutto di scelte fatte con consapevolezza, ma anche un passato migliore perché ogni nostra esperienza, se vissuta consapevolmente, diventa un bagaglio di conoscenza ancora più prezioso.


Crescere con la mindfulness, Maria Beatrice Toro
Franco Angeli Editore, 2016

Medito e sono felice, Bernard Baudoin
Sonda Editore, 2017

Autore: Roberta Necci