Psicoterapia online. Quando virtuale è sinonimo di cura

Riccardo Stacchini, Roberta Necci, 29/05/2015
psicoterapia online

Con la diffusione di Internet la psicoterapia online è destinata a diventare una modalità di cura con cui ci misureremo sempre più spesso. Ma è sempre indicata e funziona come la psicoterapia tradizionale? Iniziamo ad analizzare gli aspetti generali.

Cos’è la psicoterapia online?
La psicoterapia online costituisce un particolare tipo di “intervento psicologico a distanza” dove il rapporto tra terapeuta e paziente non si sviluppa in modo tradizionale, cioè faccia a faccia, ma attraverso il telefono, la posta ordinaria oppure, grazie alle moderne tecnologie, attraverso internet (posta elettronica, chat, forum e skype).
In funzione dello strumento utilizzato questo tipo di intervento può essere sincrono, cioè avvenire in tempo reale (chat o skype), o asincrono, cioè realizzarsi in tempi differiti (posta elettronica, forum).
In campo medico la psicologia online ha come corrispettivo la telemedicina, diffusa soprattutto nei paesi anglosassoni, che consente di usufruire di servizi medici di alto livello anche a chi vive in luoghi dove questi sarebbero difficilmente fruibili.

Perché scegliere la terapia on line?
“Vivo in campagna e per andare dallo psicologo dovrei fare ogni volta 50 km all’andata e 50 al ritorno… la tecnologia può aiutarmi?”
“Avrei proprio bisogno di un aiuto psicologico ma mia madre è inferma e per assisterla già devo prendere tanti permessi dal lavoro… non potrei fare terapia via  Skype?”
“Devo trasferirmi in un’altra città per lavoro… devo proprio cambiare psicoterapeuta e ricominciare tutto da capo?”

Funziona come la terapia tradizionale?
Come ogni nuovo strumento terapeutico, anche la psicoterapia online è stata sottoposta a rigorosi studi, condotti da psicoterapeuti ed esperti in informatica e comunicazione, per valutarne efficacia e limiti.
Questi studi hanno evidenziato che pazienti e terapeuti all’inizio possono mostrarsi comprensibilmente perplessi o diffidenti e si pongono problemi di natura etica e deontologica. La maggior parte delle ricerche dimostra, tuttavia, che coloro che seguono un trattamento online ottengono un miglioramento sul piano dei sintomi.
Fondamentale è risultato darsi delle indicazioni precise, escludendo dal trattamento con strumenti telematici chi soffre di disturbi gravi (per esempio psicosi, gravi forme di depressione, ecc.) o “a rischio” (per esempio con idee di suicidio).

Esiste una regolamentazione?
Non esiste ancora una specifica regolamentazione per la psicoterapia online ma, come riferito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, molti paesi, tra cui l’Italia, hanno creato osservatori permanenti sugli interventi telematici gestiti dagli ordini professionali nazionali in collaborazione con i Ministeri della Salute.
Le linee guida ufficiali sottolineano quanto sia fondamentale svolgere i primi colloqui di persona (“vis a vis”), e acquisire il consenso al trattamento dei dati, ponendo estrema attenzione agli aspetti legati alla tutela della privacy.

Come orientarsi nella ricerca di una psicoterapia online?
Inserendo su qualsiasi motore di ricerca le parole chiave “psicologia online” o “interventi psicologici online” il primo problema che si incontra è la grande quantità di informazioni tra le quali è difficile districarsi anche agli addetti ai lavori.
Nella nostra esperienza ci siamo imbattuti in molti siti che poco hanno a che fare con la possibilità di avere un supporto psicologico mediante internet oppure con proposte di interventi che hanno suscitato in noi dubbi sul piano deontologico, cioè sulla serietà professionale.
E’ opportuno verificare sempre che il terapeuta sia regolarmente iscritto ad un ordine professionale e che sia abilitato all’esercizio della psicoterapia.

La nostra opinione
Non c’è dubbio che con la capillare diffusione di internet, la psicoterapia online sia destinata a diventare una modalità di cura con cui dovremo misurarci. Siamo però ai primi passi e la prudenza, dato il delicato campo in cui si opera, è d’obbligo: certamente i risultati degli studi fin qui condotti sull’efficacia degli interventi on line sono incoraggianti ma si dovrà continuare ad esplorarne le potenziali aree di criticità.
A nostro avviso, in casi specifici e ben selezionati questa modalità può ben integrarsi con i percorsi tradizionali. Dato però il ruolo cruciale che la relazione terapeuta-paziente gioca all’interno di un percorso di cura, riteniamo che la modalità “faccia a faccia” resti un aspetto da mantenere e proteggere.

Cosa proponiamo
Poter contare sulla continuità dell’intervento è fondamentale per le persone che desiderano essere seguite dalla nostra equipe ma che per le più varie ragioni (non residenti a Roma, trasferimenti, malattie fisiche temporanee, viaggi, ecc.) hanno difficoltà a raggiungerci con regolarità.
La tecnologia, in questi casi, offre la possibilità di integrare l’intervento tradizionale vis-a-vis con quello informatico, riconoscendo ad entrambi valore ed efficacia clinica.
Pertanto dopo una fase iniziale di valutazione e conoscenza, che si effettuerà inderogabilmente “faccia a faccia” presso l’Istituto di Psicopatologia, sarà possibile proseguire la terapia alternando incontri di persona e via internet. Questo sempre che terapeuta e paziente, insieme, lo riterranno opportuno.