Quando il procrastinare prende il sopravvento con conseguenze a volta disastrose.
“Dovevo tornare al negozio in cui avevo comprato un capo che ho scoperto fallato. Tutti i giorni mi dicevo che dovevo andarci altrimenti sarebbe passato il tempo necessario per poterlo cambiare, non potevo indossarlo in quel modo….è finita che è passato un mese, poi due mesi…e mi sono convinta che in fondo quel capo non mi era piaciuto..”
“Mi è capitato di dover andare a pagare una multa dicendomi ogni giorno che dovevo farlo…è finita che ho lasciato decorrere i 60 giorni e poi mi è arrivata quasi raddoppiata.”
A tutti può capitare di avere delle scadenze importanti e di rimandarle fino all’ultimo minuto ma in alcune persone questo comportamento prende il sopravvento con conseguenze a volta disastrose. Il risultato è stress, ansia, frustrazioni, senso di colpa. Una grande sofferenza, come la riporta chi si rivolge all’Istituto di Psicopatologia per un percorso psicoterapeutico focalizzato ad affrontare e gestire questo problema.
I “procrastinatori” sono spesso etichettati come persone pigre, svogliate, indolenti; ma quasi mai si tratta di questo.
Lo psicologo Piers Steel nel volume “Da domani non rimando più” propone una spiegazione scientifica della procrastinazione alla base della quale ci sarebbe un conflitto nel nostro cervello tra l’area limbica, legata agli istinti, e il lobo frontale, sede del controllo e delle decisioni. Secondo l’autore, inoltre, i procrastinatori non sarebbero tutti uguali, c’è chi rimanda perché scoraggiato da aspettative negative, chi perché ritiene un certo compito sgradevole, chi invece si distrae facilmente. Attraverso test contenuti nel libro è possibile scoprire a quale dei tre tipi di procrastinatori si appartiene. A completamento del tema, una parte del volume è dedicata alle tecniche comportamentali da mettere in pratica subito per “evitare…..di evitare”.
Da domani non rimando più
Piers Steel
Mondadori, 2011