Un nuovo tipo di ansia: l’ecoansia

Sophia Betrò, 10 febbraio 2023

Cambiamento climatico, cominciamo a vederne gli effetti

Il cambiamento climatico e i rischi ad esso correlati sono preoccupazioni ricorrenti nella realtà attuale e cominciano a chiarirsi i diversi effetti che possono avere sulla salute mentale.
Come già scritto in un precedente articolo alcuni di questi effetti sono diretti, provocati da eventi meteorologici improvvisi. Pensiamo ad esempio a inondazioni, alluvioni, tornado ma anche siccità, incendi estesi. A causa del riscaldamento globale e dell’innalzamento della temperatura media globale, questi eventi stanno diventando man mano sempre più frequenti e intensi.  Altri, invece, sono indiretti e per lo più dovuti alla lenta modificazione del territorio (deforestazione, aumento del livello del mare, inquinamento, desertificazione).
In tutti questi casi si sperimentano disagio emotivo e ansia per il futuro.

Queste sindromi emergenti conseguenti al cambiamento climatico prendono il nome di sindromi psicoterratiche, espressione coniata da Glenn Albrecht per identificare la connessione tra lo stato della terra (terra) e la salute mentale (psiche).
La sindrome psicoterratica nasce dalla relazione con il nostro ambiente domestico, sia esso su scala locale, regionale o globale. Lo sviluppo di effetti negativi comportano, per esempio, una perdita di identità, una perdita di un senso endemico del luogo e un declino del benessere a causa della perdita graduale dell’ambiente conosciuto.
Di questa sindrome fanno parte la solastalgia e l’ecoansia. Di solastalgia, cioè il senso di perdita e di distacco dall’ambiente conosciuto abbiamo già scritto qui.

Ecoansia, un termine che sentiamo nominare sempre più spesso.

L’ecoansia è una forma di stress e di preoccupazione legata alla crisi ecologica, comune soprattutto tra le persone di giovanissima età. In uno studio viene riportato che l’84% di esse ha espresso almeno una moderata preoccupazione per il futuro.
L’ecoansia include diverse emozioni:

  • preoccupazione per le future generazioni, sia nei riguardi dei propri discendenti che per la prossima generazione in generale
  • angoscia, tristezza o rabbia scatenate dalla visione e notizie delle sofferenze altrui (per esempio delle popolazioni vulnerabili, soprattutto indigene che vengono maggiormente colpite dagli eventi climatici estremi, o delle sofferenze degli animali)
  • fastidio e disagio causati dai cambiamenti dell’ambiente (per esempio siccità, estati più calde, assenza di neve negli inverni, scomparsa di piante o animali) e tali da provocare sintomi fisici
  • impotenza e frustrazione causate sia dall’entità della sfida climatica sia dalla mancanza di controllo su di essa

I sintomi dell’ecoansia sono in linea con i sintomi di alcuni disturbi d’ansia, come il disturbo da ansia generalizzata o il disturbo di panico.

Ecoterapia per gestire l’eco-ansia

Una relazione duratura e positiva con un ambiente familiare e amato offre diversi benefici e promuove il benessere psicofisico. Su questo principio si basa l’ecoterapia una nuova tecnica psicoterapeutica con espliciti interventi ambientali o ecologici che favoriscono il contatto della persona con la natura e che si sono rivelati efficaci non solo in alcuni disturbi di natura medica (come l’ipertensione, l’obesità, il recupero post-chirurgico) ma anche in patologie psichiatriche quali la depressione, riduzione dello stress, disturbi di ansia, disturbo da stress post-traumatico (PTSD), ADHD e disturbi dell’adattamento, disagio durante il covid.
Ecco alcuni degli interventi messi in atto nell’ecoterapia

  • l’orticoltura sociale e terapeutica è una forma di interazione tra le persone e piante. Può essere di tipo passivo come visitare e godere di un giardino, o attivo tramite giardinaggio o coltivazione di ortaggi.
  • la Pet therapy include attività con animali domestici, cavalli e altri animali addomesticati.
  • tutte le forme di esercizio nel verde, fare attività fisica o camminare all’aperto, nei parchi o in campagna, con un focus sociale di condivisione con gli altri il mondo naturale.
  • arti nella natura e artigianato: come disegnare, dipingere, fotografare, scrivere poesie all’aperto in parchi o in campagna
  • la terapia forestale è una terapia strutturata in modo da includere la passeggiata semplice, la contemplazione, la meditazione, lo yoga e attività manuali. Viene condotta in diverse sedute di gruppo e può avere benefici sui sintomi di depressione e ansia. Non tutte le foreste o gli ambienti naturali sono uguali. Ogni paesaggio forestale è diverso e può essere più o meno adatto a seconda della complessità dei rami, dei frattali, degli odori sprigionati dai terreni, dalla presenza di acqua.

Durante l’emergenza COVID-19 alcune tecniche specifiche di ecoterapia, come appendere in casa immagini della natura, ascoltare il canto degli uccelli, realizzare mangiatoie per piccoli animali, curare piante e fiori in casa, si sono rivelate utili per migliorare il benessere psicologico e aiutare a superare il senso di solitudine.
Si tratta di interventi che possiamo portare nella nostra quotidianità, per fronteggiare le nuove sindromi psicoterratiche e gestire le preoccupazioni causate dalla minaccia sempre più attuale del cambiamento climatico.


Autore: Sophia Betro